Quando ero ragazzo, con mio cugino Severino, nelle sere di maggio, correvamo nei campi di grano appena spigato e ci riempivamo i vestiti di lucciole per diventare luminescenti.
Con il mio amico Gianni ci arrampicavamo sull'albero delle ciliegie mangiandone a sazietà facendo poi a gara a chi sputava più lontano il nocciolo.
Mio nonno ed io usavamo fare merenda, specialmente nei mesi freddi utilizzando una fetta di pane scaldata sui carboni accessi del focolare, con sopra alcune gocce del suo olio. Dopo essermi allontanato per parecchi anni dalla mia terra sono ritornato negli stessi luoghi e, ricordando le sensazioni di allora, ho deciso di ridare vita a quel mondo che rappresenta le mie radici. Ho comprato parte del terreno dei miei parenti e, insieme a quello avuto in eredità dai miei genitori, ho ricostruito la proprietà del mio trisavolo.
Il profumo e il sapore di quel pane con l'olio sono ancora presenti nella mia memoria.
Da questi ricordi nasce l'idea della mia attività, nella quale coinvolgo con entusiasmo i miei figli, i parenti e gli amici.
Oggi produco l'olio dalle stesse piante di mio nonno e da quelle nuove, che abbiamo via via piantate, cercando di ampliare l'oliveto con il terreno recuperato.
Abbiamo messo in dimora cultivar dello stesso tipo di quelle di mio nonno, e comunque autoctone, perché ritengo molto importante il rispetto del territorio.
Nella conduzione dell'oliveto utilizzo le tecniche usate da sempre dalla mia famiglia, usando una concimazione naturale ed erbacea. Allo stesso tempo, dopo aver seguito corsi di degustazione e di analisi sensoriale, ho migliorato alcuni dettagli del prodotto agendo sulla potatura, sulla raccolta, facendo attenzione al periodo della giusta maturazione, alla frangitura, che viene fatta quotidianamente, alla conservazione, al confezionamento.
Tutto questo con l'intento di mettere a disposizione, a più persone possibili, un olio sano e genuino, che la natura ogni anno ci permette di raccogliere, perché l'olio dovrebbe sempre essere alla base dell'alimentazione quotidiana sia per mantenere una buona salute che per gratificare il palato.
Le multinazionali sostengono di fare altrettanto ma, sono sicuro sarete voi a capire la differenza.